Assegno unico universale per i figli: cos’è e come si richiede

Assegno unico universale per i figli

L’Assegno unico universale è un importo erogato, con cadenza mensile, dall’INPS alle famiglie che hanno figli a carico fino a 21 anni e/o figli con disabilità senza limiti di età. Vediamo nel dettaglio a chi spetta, cos’è e come si richiede, quali sono gli importi erogati, quali sono gli aggiornamenti e le novità previsti per il 2023.

Cos’è l’assegno unico universale?

L’assegno unico universale è un sostegno economico per ogni figlio, dal 7° mese di gravidanza fino al 21° anno. In caso di figli disabili non ci saranno limiti di età. Si definisce unico perché dal marzo 2022 assorbe tutte le altre misure già presenti a sostegno delle famiglie con figli come gli assegni familiari e l’assegno al nucleo familiare, il “Bonus bebè” ossia l’assegno di natalità, il premio alla nascita o alla adozione chiamato anche “Bonus Mamma Domani”, le detrazioni fiscali previste per i figli a carico sotto i 21 anni. Resta attiva, al di fuori dall’assegno unico, l’erogazione del “Bonus Asilo Nido”.

L’assegno unico è una misura di sostegno universale perché, in misura minima, viene garantito a tutte le famiglie con figli a carico, senza distinzioni di carattere economico e sociale.

Come si richiede?

È possibile presentare domanda per l’assegno unico universale sul sito dell’INPS, presso gli uffici dei patronati o tramite il Contact Center dell’INPS, 803164 per chi chiama da telefono fisso o 06164164 da e con tariffe da mobile.

Richiedere l’assegno unico tramite sito è facile e veloce: una volta selezionato il servizio si entra con una delle credenziali certificate come carta d’identità elettronica,spid o carta nazionale dei servizi. Selezionate se il richiedente è genitore o tutore legale del figlio, tutore legale del genitore, figlio maggiorenne. Nelle schede che seguiranno inserite i dati anagrafici richiesti e rispondere alle domande poste e infine il metodo di pagamento prescelto. In fase di domanda, se i genitori sono separati, si può richiedere che l’assegno familiare sia devoluto tutto a un genitore o ripartito in percentuale a entrambi.

In caso vogliate essere assistiti nella compilazione e nella presentazione della domanda per l’assegno unico, potete rivolgervi a un patronato o telefonare al Contact Center dell’INPS.

Quali sono gli importi ?

Per chi ha presentato un ISEE inferiore a 15mila euro, l’importo dell’assegno unico universale è di 175 euro mensili per figlio, il massimo previsto. La quota minima è di 50 euro a figlio, al mese, per quelle famiglie con ISEE pari o superiore a 40mila euro o che non l’hanno presentato affatto.   Per i coefficienti ISEE intermedi fra 15mila e 40mila, l’importo viene calcolato in proporzione alla cifra dichiarata. Possono essere previste, inoltre, delle maggiorazioni per figlio a carico con disabilità. Per chi percepisce il Redditto di Cittadinanza, l’importo dell’assegno unico viene accreditato direttamente sulla carta RDC, non è necessario presentare domanda.

L’assegno unico universale per i figli a carico viene erogato a partire dal mese successivo a quello in cui è stata fatta domanda. Il versamento dell’importo avviene tramite bonifico bancario, o accredito su conto corrente bancario o postale o su libretto postale o su carta prepagata provvista di codice Iban.

Novità 2023: aumento e automaticità

Per il 2023 sono previste due novità: l’aumento degli importi e l’automaticità. Secondo la normativa vigente è previsto che ogni anno l’assegno unico universale venga rivalutato a seconda dell’inflazione e del costo della vita. Dal gennaio 2023 l’importo massimo potrebbe passare da 175 euro a 190 euro, il minimo da 50 a 54 euro e in proporzione percentuali anche gli importi intermedi. Anche il coefficiente ISEE previsto per l’assegno unico massimo potrebbe salire da 15mila a 16mila, sempre in virtù delle norme di adeguamento ai prezzi correnti.

Per chi ha richiesto e ricevuto l’assegno unico universale nel 2022, l’importo mensile verrà erogato automaticamente per tutto il 2023. Non sarà quindi necessario presentare una nuova domanda, a patto che non ci siano delle variazioni sostanziali da dichiarare.

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