Canone Rai, come richiedere l’esenzione

Canone Rai

Fino al prossimo 31 gennaio, chi non ha il televisore ha la possibilità di richiedere l’esenzione dal pagamento del canone Rai. Per usufruire di questo diritto è necessario trasmettere una apposita certificato agli uffici dell’Agenzia delle Entrate: in questo modo ci si potrà considerare esonerati dal pagamento dovuto. La validità della dichiarazione è annuale: quindi va ripetuta ogni anno. Ma come si deve fare per inoltrare l’autocertificazione? Per fortuna tutta la procedura può essere effettuata online. Volendo ci si può rivolgere a un intermediario abilitato, come per esempio un consulente del lavoro, un commercialista o il CAF. In alternativa si può agire anche in autonomia, tenendo presente che l’iter è tutto sommato semplice e rapido: è sufficiente fare riferimento all’applicazione web di Fisconline che viene messa a disposizione sul sito. Una ulteriore possibilità prevede di utilizzare la PEC, vale a dire la posta elettronica certificata, a condizione che sia sottoscritta con la firma digitale. L’indirizzo PEC a cui inviare la documentazione è cp22.sat@postacertificata.rai.it.

Spedire la dichiarazione per posta

Nel caso in cui non si sia interessati a inviare la richiesta in modalità telematica, o più semplicemente non si sia in condizione di farlo perché si è senza computer o tablet, si ha comunque la possibilità di evitare il pagamento del canone Rai spedendo la dichiarazione via posta all’indirizzo Ufficio di Torino 1 dell’Agenzia delle Entrate, Sportello abbonamenti TV, 10121 Torino – Casella Postale 22. Insieme con la dichiarazione deve essere allegata la copia di un documento di identità.

Come effettuare la spedizione

La spedizione deve essere effettuata in plico raccomandato: vuol dire che i fogli devono essere piegati in tre parti, con la parte non stampata (vale a dire il retro del modulo) che deve essere usata per indicare l’indirizzo del destinatario e quello del mittente. Dopodiché il tutto va sigillato sui lati con delle graffette in metallo o con del nastro adesivo trasparente.

Il pagamento con il modello F24

Entro il prossimo 31 gennaio si deve provvedere anche al pagamento del canone Rai nel caso in cui esso venga effettuato con il modello F24. Si tratta di una modalità di pagamento di cui si può usufruire quanto nella famiglia anagrafica che deve provvedere al pagamento del canone non ci sono componenti titolari di un contratto elettrico di tipo domestico residenziale. La casistica comprende, tipicamente, chi vive in un appartamento in affitto in cui la bolletta della luce è intestata al locatore.

Chi deve pagare con l’F24

Il saldo tramite F24 riguarda anche i bidelli che vivono nelle scuole e le abitazioni multifamiliari in cui vivono più famiglie ed è presente un unico contatore. In tale circostanza, in particolare, il pagamento del canone attraverso la bolletta spetta alla famiglia dove c’è il titolare del contratto elettrico, mentre il modello F24 deve essere utilizzato dalle altre famiglie. Ancora, l’F24 va utilizzato dai portieri che vivono nell’abitazione fornita dal condominio che ha la titolarità dell’utenza elettrica e da coloro che risiedono nelle isole che non sono interconnesse con la rete di trasmissione nazionale: tra queste, Alicudi, Pantelleria, Capri, Ustica, Ventotene, Lampedusa, Panarea, Marettimo e Linosa.

I figli che vivono nelle seconde case

I figli che vivono in una seconda casa di proprietà dei genitori in cui hanno spostato la residenza sono tenuti a pagare il canone Rai attraverso il modello F24 se l’utenza elettrica non è intestata a loro ma ai genitori. Infatti, dal momento che la residenza anagrafica riguarda la seconda casa dei genitori, i figli rappresentano una famiglia anagrafica a sé.

Come si paga il canone

Coloro che devono ricorrere al modello F24 hanno la possibilità di decidere se pagare con un versamento solo, in due rate semestrali o in quattro rate trimestrali. Nel primo caso, il versamento da 90 euro va effettuato entro il 31 gennaio. Nel secondo caso, bisogna procedere con un versamento da 45 euro e 94 centesimi entro il 31 gennaio e con un altro di pari importo entro il 31 luglio. Nel terzo caso, infine, ogni rata è di 23 euro e 93 centesimi, e le scadenze da rispettare sono quelle del 31 gennaio, del 30 aprile, del 31 luglio e del 31 ottobre. Il contribuente è tenuto a specificare il codice tributo TVNA nel caso di un nuovo abbonamento e il codice tributo TVRI se l’abbonamento viene solo rinnovato.

Il canone Rai e la bolletta della luce

Come noto, in condizioni normali il pagamento del canone avviene direttamente della bolletta della luce, e l’importo specifico viene segnalato in una voce a sé. Esso viene spalmato su 10 mensilità, ognuna delle quali di 9 euro, per un totale di 90 euro. Il canone viene addebitato sulle utenze residenziali domestiche, che sulla bolletta sono identificate dalle tariffe D1, D2 e D3. Chi possiede due case, con un’utenza della luce intestata per ciascuna di esse, il canone è dovuto una volta sola, ed è incluso nella bolletta della casa in cui si risiede.

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