La scelta dell’abbigliamento da lavoro non è solo una questione di estetica, ma anche e soprattutto un fatto di sicurezza: ecco perché è importante in qualsiasi occasione, sia che ci si stia cimentando in un’attività professionale, sia che ci si stia dedicando al fai da te. Selezionare con cura gli indumenti protettivi e i dispositivi di protezione individuale consente di limitare il rischio di incidenti al massimo.
L’abbigliamento di base
Quelli che vedremo sono gli indumenti protettivi, che insieme con le scarpe antinfortunistiche alte o basse permettono di lavorare in condizioni di sicurezza. Anche l’abbigliamento di base, però, svolge un ruolo di primo piano. Per le attività a basso rischio si possono indossare dei normali bermuda, tanto nei locali chiusi quanto negli spazi esterni, sempre che le condizioni meteo lo consentano. I modelli fra cui scegliere sono numerosi, ed è per questo che conviene optare per quelli con le tasche laterali, a maggior ragione nel caso in cui siano a soffietto, oltre che con il porta-martello e il porta-metro.
I grembiuli e i camici
Nel novero degli indumenti protettivi meritano di essere menzionati, per esempio, i grembiuli e i camici, che garantiscono una protezione ulteriore nel caso in cui vengano messi sopra gli indumenti da lavoro. In commercio se ne possono trovare varie tipologie, molte delle quali sono fondamentali per quelle attività da laboratorio che richiedono l’impiego di prodotti chimici irritanti da cui potrebbero derivare macchie, schizzi o – ancora peggio – delle vere e proprie ustioni. Una raccomandazione finalizzata ad accrescere il livello di efficacia di questi indumenti è quella di preferire i modelli più larghi e che arrivano come lunghezza fino alle ginocchia. È auspicabile che i camici siano realizzati in cotone, che è un materiale che ha il pregio di essere resistente e lavabile. Utili, poi, le tasche multiple e la chiusura regolabile sia al collo che in vita.
I copriscarpe
In genere i copriscarpe sono del tipo usa e getta: sono accessori molto importanti non solo in laboratorio e in cantiere, ma anche nei contesti domestici, dal momento che permettono di proteggere le scarpe dall’uso di liquidi, di vernici o di polveri. Non solo: i copriscarpe proteggono, anche se in maniera diretta, il pavimento. Infatti, impediscono che la sporcizia che in genere rimane attaccata alla suola delle calzature quando si lavora possa essere portata in giro ovunque. Esistono un sacco di modelli di copriscarpe, ma di solito si preferiscono quelli che hanno un elastico fermacaviglia rinforzato, che sono facili sia da mettere che da togliere. Da apprezzare, comunque, anche i modelli che hanno la suola antiscivolo e rinforzata, perfetti se si lavora a contatto con l’acqua.
Le tute di protezione
Proprio come i copriscarpe, possono essere monouso anche le tute di protezione, che sono realizzate con un tessuto traspirante e in molti casi sono dotate di un cappuccio. Vale la pena di indossarle quando si dipinge o, comunque, per tutte quelle attività che possono far sporcare con una certa facilità; ma queste tute sono fondamentali anche se c’è la necessità di una difesa batteriologica o chimica. La protezione che viene garantita è pressoché integrale. Gli esperti raccomandano di privilegiare i modelli più larghi (anche perché queste tute si mettono sopra gli indumenti normali), che garantiscono una notevole agilità di movimento e la massima comodità. Nei modelli che hanno la zip laterale non c’è nemmeno bisogno di togliersi le scarpe per mettere la tuta.
Le giacche protettive
Sono diverse, invece, le giacche protettive, a cui si ricorre quando si ha la necessità di proteggere sia le braccia che il torso dalle ustioni, dagli schizzi, dai tagli o dallo sporco in generale. Nel caso in cui si tratti di giacche anti-vento, questi indumenti sono indicati soprattutto a uso esterno. Il modello che si sceglie deve essere in grado di favorire i movimenti, e per questo motivo non può essere né troppo largo né troppo stretto. La presenza di tasche è un altro aspetto da prendere in considerazione, visto che esse possono risultare utili per tenere degli utensili a portata di mano. Le giacche protettive migliori sono quelle con componenti non metalliche e realizzate in materiali traspiranti. Esistono, poi, delle giacche rinforzate per necessità specifiche, per esempio ignifughe o munite di protezione anti-taglio: sono indispensabili per i lavori di falegnameria o di saldatura. Tra le novità tecnologiche, da non perdere le giacche auto-riscaldanti, che sono equipaggiate con batterie agli ioni di litio.
Il gilet da lavoro
Nella scelta dell’abbigliamento da lavoro si può prendere in esame, poi, l’uso di un gilet con le tasche per tenere gli utensili a portata di mano: un indumento che serve anche a proteggere il torso, non solo dal freddo ma anche dallo sporco, mentre le braccia sono scoperte e quindi con una maggiore libertà di movimento. Nel caso in cui ci si cimenti in lavori elettrici, è bene evitare i bottoni a pressione e le zip, che essendo realizzati in materiali metallici rischiano di dare la scossa.
Le salopette
Le salopette, così come i pantaloni, si dimostrano utili per qualunque genere di lavoro visto che garantiscono la possibilità di tenere le gambe protette rispetto agli urti, alle ustioni, ai tagli e allo sporco. Questi indumenti non devono essere troppo ampi, perché se così fosse i movimenti rischierebbero di essere intralciati. Anche in questo caso la presenza di più tasche è un fattore positivo da prendere in considerazione, soprattutto se si ha spesso bisogno di trasportare con sé degli accessori o degli attrezzi di piccole dimensioni. I materiali devono essere molto resistenti, e da questo punto di vista non c’è niente di più efficace del mix di cotone e poliestere. Non mancano, sul mercato, i modelli con materiali anti-ustione, che sono da indossare per le attività di saldatura, e quelli con le ginocchiere, davvero importanti quando si tratta di svolgere lavori a terra. Chi deve tagliare la legna, invece, può optare per le salopette e i pantaloni anti-taglio, studiati in maniera specifica.