Findomestic sanzionata dall’Antitrust per cattiva informazione

Findomestic sanzionata dall'Antitrust

Findomestic ha ricevuto una sanzione da parte dell’Antitrust perché è stata ritenuta colpevole di cattiva informazione a proposito della sospensione delle rate dei finanziamenti. Ben 300mila euro di multa sono stati comminati alla società finanziaria, responsabile di non aver segnalato in maniera trasparente sul proprio sito web informazioni complete a proposito degli interessi applicati e delle tempistiche previste in caso di richiesta da parte dei clienti di sospensione di prestiti e mutui. Una segnalazione in merito era arrivata da Altroconsumo, e a quel punto Antitrust non ha potuto fare altro che avviare una istruttoria. Proprio Altroconsumo aveva effettuato una indagine attraverso la quale era stato verificato che tra i mutuatari in difficoltà con le rate appena 1 su 4 era in grado di sospendere il mutuo per la prima casa. Ricordiamo che a concedere questa possibilità era la procedura statale indicata dal decreto Cura Italia. Per altro, anche molte piccole imprese avevano trovato notevoli difficoltà nella sospensione dei prestiti.

La colpa: cattiva informazione

È l’articolo 56 del Cura Italia, in particolare, ad aver previsto la sospensione delle rate dei finanziamenti. Secondo quanto è stato reso noto da Antitrust, il comportamento non corretto di Findomestic è iniziato lo scorso mese di marzo ed è proseguito fino a settembre, prima che le informazioni sul sito venissero aggiornate e completate con la segnalazione delle tempistiche. Per altro, Findomestic a differenza di altre finanziarie non aveva presentato ad Antitrust alcun impegno (mentre altri istituti di credito si erano attivati in tal senso nel mese di luglio).

La moral suasion di Antitrust

La moral suasion messa in campo da Antitrust aveva garantito i risultati auspicati, se è vero che in seguito al suo intervento le finanziarie e le banche aveva integrato le informazioni presenti sui propri siti con dati relativi non solo ai moduli di richiesta e ai documenti informativi, ma anche alle tempistiche di risposta massime previste per le domande di sospensione e di erogazione in riferimento ai provvedimenti contenuti nel Decreto Liquidità e nel Cura Italia. Findomestic, invece, non aveva aggiornato tali informazioni e neppure quelle relative ai costi da sostenere per gli interessi riguardanti il periodo in cui le rate venivano sospese. E così Antitrust non ha potuto fare altro che procedere con una sanzione della società.

Le istruttorie di Antitrust

Sono state 4 le istruttorie aperte da Antitrust a metà dello scorso anno: oltre a Findomestic, sono state coinvolte Banca Sella, Intesa SanPaolo e Unicredit. Le problematiche che erano state riscontrate avevano a che fare, in modo particolare, con la mancanza di informazioni e con le tempistiche da rispettare per poter usufruire delle diverse misure di sostegno previste a livello governativo al fine di superare la situazione di crisi innescata dalla pandemia da coronavirus. Altri rilievi riguardavano la scarsa chiarezza delle informazioni a proposito degli oneri correlati alla sospensione delle rate alle aziende, con riferimento in particolare all’incremento degli interessi totali in confronto agli importi dovuti in origine come conseguenza della dilazione dei piani di ammortamento.

Il comportamento degli istituti di credito indagati

Le banche, per altro, avrebbero imposto delle condizioni vincolanti per la fruizione di queste misure che la normativa non prevedeva: nello specifico, il possesso di requisiti specifici o l’obbligo di aprire un conto corrente. In alcuni casi gli istituti di credito avrebbero tentato di indirizzare i soggetti che presentavano una richiesta su modalità differenti di accesso al credito che in teoria si sarebbero rivelate più dispendiose di quelle previste dal Decreto Liquidità. Inoltre, Antitrust si è attivata nei confronti di Fiditalia, di Compass, di Agos Ducato, di Bnl, di Banco Bpm, di Bcc Pisa, di Creval, di Mps, di Credem, di Banco Popolare di Sondrio, di Crédit Agricole e di Ubi Banca con attività di moral suasion dopo aver individuato identiche carenze di natura comunicativa a proposito delle condizioni di accesso alla sospensione dei pagamenti e ai tempi di risposta.

Come si è comportata Findomestic

La sanzione del valore di 300mila euro ha colpito Findomestic in riferimento alla condotta, ritenuta non corretta, che è stata seguita tra il mese di marzo e il mese di settembre dello scorso anno. Tale comportamento, per altro, è andato a detrimento di destinatari potenzialmente fragili, e cioè piccole imprese che si trovavano sotto pressione e che dovevano fare i conti con una situazione problematica per effetto della crisi economica dovuta alla pandemia. Ebbene, tali soggetti hanno vissuto una condizione di incertezza a causa della quale potrebbero essersi trovati a compiere delle scelte sbagliate. Il Decreto Cura Italia, a partire dal 30 marzo del 2021, ha permesso di sospendere le rate dei mutui accesi per l’acquisto della prima casa fino a un periodo massimo di 18 mesi. La misura è stata resa possibile dal ricorso al Fondo di solidarietà che è gestito da Consap.

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