Ad ogni parete il suo stucco: meglio in pasta o in polvere?

Se stai leggendo questo articolo è perché probabilmente cerchi informazioni su come procedere per imbiancare le pareti di casa tua o del tuo ufficio. Forse hai una vaga idea basata sull’esperienza di qualche amico ma non sai da dove iniziare. E probabilmente ti è già chiaro che non è semplice come nei film: non basta acquistare il colore che ti piace, un pennello, indossare un cappellino di carta e iniziare a spennellare la parete.

Se intanto vuoi farti un’idea sui passi da seguire per imbiancare una parete e soprattutto se il tuo cruccio riguarda il tipo di stucco per muro da usare segui questo link.

Prima fase: preparare la parete con lo stucco

Ancora prima di imbiancare è necessario stuccare la parete: questa fase è preparatoria alla stesura del colore. Ma cosa significa stuccare una parete?

I 3 obiettivi principali della stuccatura sono rasare, riempire e ricostruire. Una parete stuccata si presenta liscia e omogenea. Tramite lo stucco vengono eliminati tutti quei dislivelli che nel corso del tempo possono aver interessato la superficie. Ad esempio i fori lasciati dai chiodi usati per appendere quadri (ti ricordiamo di rimuovere tutti i chiodi prima di iniziare i lavori di imbiancamento).

Cosa si usa per stuccare una parete?

Per stuccare la parete si usa, appunto, lo stucco. Non ne esiste un solo tipo ma fornitori esperti saranno in grado di darti i consigli migliori in base alle tue specifiche esigenze.  A te basti sapere che le principali tipologie disponibili sul mercato si distinguono in base alla composizione e allo stato fisico in cui si trovano al momento dell’acquisto.

Distinguiamo innanzitutto fra stucco tradizionale e biocompatibile. La differenza è nelle componenti:

  • Le componenti principali dello stucco tradizionale sono cemento, gesso e resine. Eventuali altri elementi dipendono dall’uso specifico che se ne dovrà fare;
  • Le componenti dello stucco biocompatibile sono calce aerea, pozzolane naturali micronizzate e microfibre naturali, tutti elementi che lo rendono più eco-friendly rispetto alla versione tradizionale.

La distinzione che riguarda lo stato fisico in cui si trova lo stucco al momento dell’acquisto riguarda lo stucco in pasta e quello in polvere.

Il primo, come dice il nome stesso si presenta in forma semiliquida, una pasta elastica pronta all’uso. È sufficiente aprire il barattolo, lavorare la pasta con una spatola per qualche minuto ed ecco che lo stucco è pronto per essere applicato sulla parete. Questo tipo di stucco è pratico e veloce, adatto anche ai meno esperti che non hanno dimestichezza con i materiali edili.

Al contrario, lo stucco in polvere richiede più tempo e una certa sensibilità perché è necessario idratarlo prima dell’uso. Il procedimento di per sé è semplice: è sufficiente aggiungere dell’acqua fino ad ottenere la consistenza e la densità desiderata. Ma potrebbe essere non così semplice aggiungere la giusta quantità di liquido, rischiando di ottenere un impasto con caratteristiche non ottimali.

Oltre a questi due tipi di stucco, ne esiste una terza tipologia detta stucco effetto pietra che è a tutti gli effetti una tecnica pittorica e per questo è consigliabile che a maneggiarla siano specialisti del mestiere. Questo tipo di stucco è applicabile sia su pareti di interno che d’esterno, è lavabile, personalizzabile e ha prezzi accessibili. Per approfondire questo argomento puoi visitare la pagina dedicata, o, come sempre puoi contattarci e saremo felici di aiutarti.

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