Salvare un rapporto, quando ne vale la pena?

Ci sono evidenze scientifiche che ci dicono che chi è in una relazione gode di salute migliore, vive più a lungo e in generale ha più alti livelli di benessere.

In generale, essere in una relazione a lungo termine fa bene e ha anche vantaggi pratici. Immagina cosa significherebbe allevare un figlio da solo, oppure dover pagare un mutuo o l’affitto da soli, in due è più facile.

Ciononostante, bisogna anche tenere conto che ci sono rapporti che sono tossici e che per questo non fanno per niente bene e probabilmente peggiorano la qualità della vita. Ci sono tuttavia circostanze dove non è chiaro cosa sia meglio fare e la terapia di coppia può dare una risposta.

In questi casi, quindi, quali sono le domande da farsi per capire se valga la pena continuare?

Siete ancora amici?

Nella coppia, prima ancora di essere amanti, le persone devono essere amiche. Ciò che nelle relazioni intime succede di solito, al di là dei litigi, è che il “me” o “l’io” venga sostituito dal “noi”.

L’amicizia è un collante che fa da substrato alla coppia ed è un po’ come il muro portante è la parte che tiene insieme una casa. Se nella tua casa hai una crepa che si ferma all’intonaco (l’intonaco è la parte che ricopre le pareti) la situazione è lieve e di semplice manutenzione, ma se la crepa arriva alla profondità delle mura portanti, allora il problema è serio.

Tradotto in altri termini: se ti rendi conto che l’amicizia non esiste più nella tua coppia, significa che la crepa è profonda e in questo caso potrebbe essere molto ma molto difficile recuperare.

Per quanto sia difficile rispondere a questa domanda prenditi il tempo per ragionarci sopra. Per agevolare il processo prova a pensare all’ultima volta che tu e tua moglie o il tuo compagno vi siete supportati a vicenda o avete avuto dei momenti sereni e di genuino divertimento. Se sono passati mesi o anni, allora il recupero diventa più difficile. 

Un’altra domanda è: sei a tuo agio con il tuo partner o è diventato o diventata insopportabile? Quando condividi spazio e tempo con lui o lei, come ti senti? Irritabile, insofferente, frustrato anche solo perché il tuo partner è presente? Hai paura di interagire? Se la risposta a queste domande è sul versante negativo, se cioè non sei a tuo agio e sei stressato quando la tua “una volta dolce metà” è vicina, allora può voler dire che il rapporto sia veramente consumato e sei arrivato al livello di non sopportazione.

Anche in questi casi ci sono strategie e tecniche di terapia di coppia che possono migliorare questi aspetti, tuttavia è onesto dire che, se queste condizioni permangono da mesi o da decine di mesi, allora può darsi che non ne valga la pena perché le probabilità di avere una relazione serena si affievoliscono troppo. 

Quanto vi siete allontanati?

Con questa domanda ci si riferisce a quanto vi siete allontanati negli interessi comuni e nelle attività insieme. Ci sono ancora cose che condividete o è talmente tanto tempo che avete intrapreso strade diverse che ormai siete distanti anni luce? Se così fosse, ricostruire un rapporto è tanto più facile quante sono le cose che potete condividere.

Hai fatto il massimo per salvare la relazione?

L’arma più potente è senz’altro la terapia di coppia, ma questa ha anche degli svantaggi: il primo è che costa tanto.  Una seduta costa dagli 80 euro ai 200 euro qui in Italia; inoltre, un altro problema è che anche il tuo o la tua compagna deve volerlo e volerlo fortemente.

In conclusione

A patto che non si sia in una situazione di violenza, quelli elencati sono alcuni dei punti essenziali dai quali partire per una valutazione sul capire se la crisi di coppia sia sanabile. Qualora ci fosse invece violenza fisica, oppure verbale o altre forme di violenza, in questi casi l’indicazione è di vedere se prima di tutto si possono sospendere, interrompere, fermare questi atti. Solo a seguire ci si potrà chiedere se valga la pena recuperare la relazione. 

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