Bonus serramenti, come funziona: regole e requisiti

Serramenti

Nel nostro paese, sostituire gli infissi, le porte scorrevoli della nostra abitazione o le veneziane, è diventato particolarmente conveniente per via di tutti i bonus e le detrazioni fiscali che lo stato italiano ha messo a disposizione dei cittadini negli ultimi anni. Sono diverse le agevolazioni a cui si può accedere per riqualificare una casa (anche a fini energetici) con infissi e finestre.

Questo è un grande vantaggio per i cittadini perché i serramenti di ultima generazione riescono ad assicurare un isolamento termico molto più efficace rispetto al passato. Per quanto riguarda gli infissi, nel 2024 è già stato attivato un bonus destinato a edifici unifamiliari e appartamenti, che consente di ottenere dei rimborsi fino al limite massimo di 30 mila euro per unità abitativa. Questa agevolazione si chiama bonus infissi e rientra nelle deduzioni fiscali per la riqualificazione energetica degli immobili, con lo scopo di efficientare e migliorare i valori termici delle nostre finestre.

È importante però, per chiunque fosse interessato, comprendere pienamente come funziona il bonus finestre e altri infissi, per avere una visione chiara delle regole e delle norme da rispettare.

Bonus finestre: regole e requisiti

Iniziamo parlando del bonus finestre, che ha subito nel 2024 delle modifiche rispetto agli anni precedenti. È stata infatti annullata la cosiddetta maxi agevolazione che prevede la possibilità di poter inserire la sostituzione degli infissi rientrati nel piano di abbattimento delle barriere architettoniche, con una detrazione fiscale fissata al 75 per cento.

C’è poi l’ecobonus, una misura che concede al cittadino una detrazione fiscale che risulta valida ai fini dell’Irpef. Lo scopo è quello di sostenere economicamente la popolazione negli interventi volti al risparmio e all’efficientamento energetico di un’abitazione.

Tramite l’ecobonus, diventa dunque possibile sostituire i nostri infissi, installare delle nuove schermature solari di ultima generazione e aggiornare i sistemi energetici di riscaldamento. Le aliquote inerenti la detrazione fiscale possono variare tra il 50 e l’85 per cento per una spesa massima di 60mila euro, con un piano di rimborso decennale.

Senza dimenticare il bonus tende da sole. Questa misura però è applicabile solo a determinate condizioni: le tende ad esempio devono necessariamente essere orientate ad est, ovest e sud, e ci sono anche alcuni criteri energetici da rispettare riguardo la trasmissione solare totale della tenda.

Come funziona il bonus infissi

Il bonus serramenti 2024 non prevede le opzioni di sconto in fattura cessione del credito. Parliamo infatti di una misura che permette al beneficiario di poter sostituire le porte e le finestre della sua casa, con una detrazione fiscale del 50 per cento delle spese sostenute.

La grande convenienza di questa agevolazione, risiede nel fatto che non si attiva soltanto per interventi importanti di ristrutturazione dell’immobile. Ma può essere utilizzato anche solo per sostituire i singoli serramenti e infissi della casa. Ma quanto costa cambiare gli infissi di un’abitazione? Di che cifre parliamo esattamente?

Naturalmente, tutti dipende dal tipo di materiale che scegliamo. Per fare un esempio, gli infissi in PVC in genere hanno un costo che oscilla tra i 150 e i 300 euro al metro quadro, mentre quelli in legno tra i 200 e i 350 euro al metro quadro. Più alto invece il prezzo se optiamo per infissi con finestre e serramenti in alluminio, con un costo che in questo caso si aggira tra i 250 e i 400 euro.

Ecobonus, come funziona

Per quanto riguarda l’ecobonus ci sono delle regole molto stringenti da rispettare per accedere all’agevolazione fiscale. Gli interventi non devono riguardare una nuova installazione, ma la sostituzione di elementi interni già esistenti.

Inoltre, nel caso in cui si tratti di serramenti, questi devono andare a delimitare un volume riscaldato sempre verso l’esterno o verso vani non riscaldati. Le spese rimborsate dall’ecobonus sono disciplinate da tutta una serie di requisiti sull’ammissibilità degli interventi che devono essere conosciuti alla perfezione per poter presentare domanda per ottenere il bonus.

In questo caso inoltre, l’agevolazione fiscale deve essere richiesta presentando domanda direttamente all’ENEA, l’Agenzia Nazionale per le nuove tecnologie, energia e sviluppo sostenibile. È questo infatti l’ente responsabile della gestione delle domande e dell’autorizzazione per l’ecobonus e il bonus casa. È sempre consigliabile farsi seguire in questa procedura da un esperto che conosca bene i criteri di ammissibilità per gli interventi previsti, al fine di evitare la bocciatura della domanda.

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