Affrontare l’incontinenza urinaria, farmaci e soluzioni

Affrontare l'incontinenza urinaria

Le persone che soffrono di incontinenza urinaria devono fare i conti con una condizione che deve essere ritenuta altamente invalidante: anche per questo motivo essa implica un onere molto pesante dal punto di vista assistenziale per le famiglie che sono chiamate a prendersi cura dei pazienti incontinenti. Il problema, in effetti, determina un impatto molto negativo rispetto alla semplice quotidianità del soggetto coinvolto, anche in riferimento alla gestione delle relazioni sociali: si pensi, a tal proposito, non solo al timore di bagnarsi in pubblico, ma anche alla sgradevole sensazione di poca igiene o agli imbarazzi che possono essere dovuti ai cattivi odori. Sono tutti fattori che si traducono in pesanti ripercussioni per la salute psicologica della persona, la cui qualità della vita risulta peggiorata in maniera evidente, anche in virtù dell’ansia o degli stati depressivi che si possono concretizzare.

Una questione sottovalutata

Quello relativo all’incontinenza urinaria è un problema ampiamente trascurato, sia in termini sociali che dal punto di vista sanitario. Da un lato il sistema sanitario nazionale è chiamato a compiere degli sforzi che permettano, a seconda dei casi, di diagnosticare, di prevenire e di curare le diverse tipologie di incontinenza urinaria; dall’altro lato, però, non si può fare a meno di puntare su azioni di carattere educativo e con finalità informative che prevedano il coinvolgimento dei caregiver, cioè del personale di assistenza, in modo che il disturbo possa essere gestito in maniera più efficace.

Le cause dell’incontinenza

L’incontinenza è più frequente tra le donne che non tra gli uomini. Ciò è dovuto alle caratteristiche specifiche degli organi pelvici femminili e alla loro anatomia, che comporta una maggiore predisposizione per disturbi relativi ai meccanismi di tenuta. Si stima che abbia problemi di incontinenza 1 donna su 3; oltre al trascorrere degli anni, una delle cause principali del problema è da rintracciare nel parto naturale. Il rischio di incontinenza è doppio nel caso in cui la donna abbia subìto un’operazione chirurgica alle vie urinarie o sia spesso colpita da infezioni urinarie. Per quel che riguarda gli uomini, invece, oltre all’invecchiamento le cause principali di incontinenza coinvolgono la rimozione o l’infiammazione della prostata.

L’incontinenza da urgenza

Si parla di incontinenza urinaria per indicare la condizione per la quale non si è in grado di ritenere l’urina. In altre parole, si verifica una perdita involontaria di urina che è causata da alterazioni degli sfinteri della vescica di carattere funzionale o anatomico. Nel caso dell’incontinenza da urgenza, il soggetto avverte un impellente stimolo a urinare. Qualora non si faccia in tempo ad arrivare in bagno, la vescica può essere svuotata dappertutto e in qualsiasi momento, anche mentre si dorme. Questo tipo di incontinenza può essere riconducibile a infezioni urinarie o patologie neurologiche come il morbo di Parkinson o la demenza.

Gli altri tipi di incontinenza

Esistono, in ogni caso, anche altre tipologie di incontinenza. Quella da stress, per esempio, è una delle più frequenti, e si manifesta nel momento in cui si effettua un movimento che presuppone uno sforzo, seppur di lieve entità, come per esempio il salire le scale o lo starnutire. Tale disturbo riguarda soprattutto le donne, in quanto la capacità dell’uretra di chiudersi può essere compromessa dalla menopausa, dal parto e dalla gravidanza. L’incontinenza neurogena, invece, è frutto della mancata coordinazione tra la vescica, il midollo spinale e il cervello. Infine c’è l’incontinenza mista, che è dovuta a più fattori concomitanti.

La rieducazione pelvica

Per contrastare l’incontinenza è molto importante la rieducazione pelvica, il cui obiettivo è quello di rendere più forti e più tonici i muscoli pelvici: ciò avviene tramite una serie di particolari esercizi fisici, ma anche con elettrostimolazioni garantite da strumenti elettromedicali. La rieducazione pelvica è raccomandata sia per l’incontinenza da urgenza che per quella da sforzo; nel primo caso la rieducazione vescicale serve e recuperare in maniera graduale il controllo della vescica.

I farmaci

Per ciò che concerne la terapia farmacologica, invece, si può provvedere alla somministrazione di antispasmodici o di ormoni. La menopausa, infatti, determina nelle donne una carenza di ormoni che può contribuire a rendere il tono sfinterico più debole. L’incontinenza da urgenza richiede, invece, farmaci in grado di regolare l’iperattività del muscolo detrusore, così che il controllo della vescica possa essere migliorato. Nel novero delle altre forme di trattamento ci sono, invece, l’uso di coni vaginali, l’impianto di sfinteri artificiali per via chirurgica e la ricostruzione chirurgica delle strutture di sostegno della vescica.

Le soluzioni di AMioAgio

Mentre l’incontinenza viene trattata, è necessario adottare tutti gli accorgimenti del caso per una gestione adeguata. Ciò vuol dire, tra l’altro, comprare e utilizzare dei prodotti ad hoc, come quelli che si trovano sul sito web di AMioAgio: traverse letto e un vasto assortimento di ausili assorbenti per le perdite urinarie, come pannoloni sagomati e a mutandina, all’insegna del massimo comfort.

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