I consigli indispensabili per gestire un e-commerce con successo


La gestione di un e-commerce si compone di numerose variabili che devono incastrarsi in modo perfetto le une con le altre. Uno dei primi concetti che è necessario tener presenti a questo scopo è quello di costo opportunità, che fa riferimento al contesto economico. In sostanza, nel momento in cui si decide di cogliere un’opportunità per seguire un determinato obiettivo, non si ha abbastanza tempo per cercarne e coglierne delle altre: questo vuol dire che il costo di un’opportunità rappresenta l’impossibilità di sfruttare tutte le altre opportunità che si potrebbero cogliere. Che cosa c’entra questo con i negozi online? Nel caso in cui si sia partiti in bootstrapping, è facile ipotizzare che ci si sia occupati in prima persona di tutti gli aspetti, dalla creazione del sito al settaggio delle varie impostazioni. Tuttavia, decidere di fare tutto da soli comporta un notevole dispendio di tempo.

Come limitare ed evitare le perdite di tempo


Per ottimizzare i tempi nella gestione di uno store online è necessario automatizzare le attività ordinarie: un obiettivo che si può raggiungere con l’aiuto di un software ecommerce. Un programma gestionale moderno consente di risparmiare tempo, così che le risorse possano essere destinate ad attività non ripetitive e che non possono prescindere da una componente umana.

La definizione del target


Affinché un e-commerce abbia successo, qualunque sia il settore merceologico a cui appartiene, è indispensabile riuscire a definire un target di riferimento, vale a dire il cliente ideale a cui ci si vuole rivolgere. La gestione di un negozio online prevede, infatti, due tipi di ricerca: da un lato quella che riguarda i prodotti che si dovranno vendere; dall’altro lato quella che riguarda i clienti da trovare. Non è detto che una fase sia sempre precedente all’altra: anzi, se si ha la fortuna di conoscere già i clienti, è facile capire quali sono i prodotti più adatti a loro. Al contrario, non è così semplice identificare dei clienti per un certo tipo di prodotto.

La creazione di una buyer persona


Le strategie di marketing odierne suggeriscono la necessità di creare una buyer persona, attraverso la quale è possibile definire con più precisione il proprio cliente ideale. L’esame dei dati analitici e delle cifre relative al settore in cui si opera è il punto di partenza da cui iniziare: non basta sapere che nel mercato di riferimento c’è una domanda elevata, però, se non si conosce il proprio cliente tipo. Se non si è in grado di puntare a uno specifico target, è molto probabile che le vendite siano inferiori a quelle che potrebbero derivare se si sfruttassero in pieno le potenzialità del marketing.

Come si definisce il target di pubblico


L’identificazione della clientela tipo non è un compito breve né semplice; tuttavia è fondamentale procedere per ottenere i guadagni auspicati. Più si studia il proprio settore, per altro, e più ci si rende conto del fatto che esso è composto da un certo numero di nicchie differenti. Maggiore è il livello di precisione con cui il target viene definito e più agevole si rivela la comprensione delle necessità dei clienti.

Quanti target ci sono?


Il consiglio è quello di focalizzarsi su un unico tipo di target: è solo in questo modo che si ha la possibilità di raggiungere una piena sintonia con i propri clienti. Non solo: tale approccio permette, per esempio, di individuare degli influencer appropriati a cui affidare il compito di far conoscere il brand. È sconsigliabile, d’altro canto, partire da un target troppo vasto, perché si correrebbe il rischio di non sapere come procedere in futuro.

 
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